Servizi Diagnostici
Presso i nostri studi di Conegliano e Vittorio Veneto è possibile eseguire una vasta gamma di esami diagnostici con strumentazioni all’avanguardia.
Si informa inoltre la gentile clientela che tutti i locali dello studio oculistico sono sanificati giornalmente. Sono in funzione in continuo all interno dei locali degli apparecchi di filtrazione e purificazione dell aria ad alta efficienza che abbattono drasticamente la carica microbica.
interventi chirurgici privati
Interventi Chirurgici
Il dott Flavio Foltran ha eseguito finora nella sua lunga carriera più di 18.000 interventi chirurgici oculistici che coprono tutte le parti anatomiche dell occhio dalla cornea alla retina. Di questi interventi più di 9.000 sono interventi per cataratta e più di 2.000 interventi di chirurgia refrattiva .
I seguenti interventi chirurgici vengono eseguiti personalmente dal dott Flavio Foltran presso la clinica Torre Eva di Mestre:
- Interventi di chirurgia refrattiva
- PRK
- Lasik
- Smile
-
Chirurgia sul cristallino a scopo refrattivo
- Interventi per cataratta sia con lenti intraoculari monofocali che con lenti intraoculari multifocali, EDOF e toriche
- Interventi combinati per cataratta e glaucoma ( faco +IOL + HFDS )
- Interventi sul segmento posteriore
-
Vitrectomia per pucker o foro maculare
- Iniezioni intravitreali di Lucentis o Eylea per maculopatia
- Interventi laser capsulotomia yag laser per cataratta secondaria
- Interventi palpebrali per calazio o cisti palpebrali
servizi diagnostici
PAC / Esame del Campo Visivo Computerizzato
L’esame del campo visivo computerizzato viene eseguito anche per idoneità alla patente di guida.
Che cos'è?
L’esame del campo visivo computerizzato serve per valutare se esistano sia alterazioni di sensibilità retinica sia alterazioni a carico del nervo ottico. L’esame è svolto un occhio alla volta (al paziente sarà quindi occluso prima l’occhio sinistro e poi l’occhio destro). La durata dell’esame è di circa 15 minuti per occhio.
Come si svolge?
Il paziente è posto in modo da fissare 4 mire luminose di colore verde all’interno di una cupola e dovrà tenere un pulsante in mano. Le luci servono da mire di fissazione e devono quindi essere fissate per tutta la durata dell’esame. All’interno della cupola si vedranno delle lucine di colore giallo che si accendono e si spengono (come dei piccoli flash): ogni volta che la lucina gialla è percepita, il paziente dovrà schiacciare il pulsante che ha in mano.
Questi flash hanno dimensioni e luminosità differenti e possono presentarsi sia vicino alle mire di fissazione (le 4 lucine verdi) sia nella periferia della cupola. Nel caso in cui la lucina gialla si accenda alla periferia della cupola, è importante che l’occhio continui a guardare le mire di fissazione e non insegua le lucine gialle.
Servizi Diagnostici
OCT / Tomografia Ottica Computerizzata
Viene eseguita con apparecchio di ultima generazione NIDEK che permette anche l’ analisi delle cellule ganglionari.
Che cos'è?
La Tomografia Ottica Computerizzata (OCT), o Tomografia Ottica a Radiazione Coerente, è un esame diagnostico che permette di ottenere delle scansioni della cornea e della retina per la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche e nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.
Si tratta di una tecnica di diagnosi per immagini non invasiva, basata sull’interferometria a luce bianca o a bassa coerenza, un fascio laser privo di radiazioni nocive che viene impiegato per analizzare le strutture oculari soprattutto retiniche e corneali mediante sezioni ad alta risoluzione.
A cosa serve?
L’OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea, la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Questa metodica di imaging consente la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche come ad esempio tutte le maculopatie , la retinopatia diabetica ed il glaucoma. E’ inoltre particolarmente utile nei casi di edema maculare di varia origine. L’OCT e’ un esame indispensabile nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.
Trattandosi di un esame digitalizzato consente di mettere a confronto gli esami eseguiti nel tempo dal paziente, fornendo delle mappe differenziali.
Infine e’ un esame fondamentale nella diagnosi precoce di alcune patologie: ad esempio, Nei pazienti affetti da glaucoma l’OCT e’ in grado di misurare lo spessore delle fibre nervose che circondano il nervo ottico evidenziando, in alcuni casi, una alterazione precoce delle stesse in presenza di un campo visivo normale e questo permette di iniziare tempestivamente una terapia per rallentare la progressione della patologia.
Servizi Diagnostici
Pachimetria Corneale
Viene eseguita con apparecchio di ultima generazione NIDEK.
Che cos'è?
La Pachimetria è un esame strumentale di tipo ecografico atto a misurare lo spessore corneale in più settori. La Pachimetria Corneale media nei soggetti normali è attorno ai 530-560 µ.
Una scoperta relativamente recente ha dimostrato che nei pazienti con cornea sottile la misura della pressione oculare risulta minore di quella reale e, viceversa, la pressione appare superiore al vero nei pazienti con cornea spessa. Pertanto, in presenza di una cornea sottile si rischia di ignorare (se le misure della pressione oculare sono normali) o sottostimare (se le misure della pressione risultano poco alterate) il principale fattore di rischio per il glaucoma. Viceversa, in caso di cornea molto spessa ci si può preoccupare meno anche in presenza di valori pressori lievemente superiori alla norma (generalmente 20 millimetri di mercurio).
A cosa serve?
La Pachimetria Corneale é un’esame indispensabile per la programmazione di interventi di chirurgia refrattiva corneale. Occhi con uno spessore corneale troppo sottile in cui bisogna correggere difetti di vista elevati non sono adatti ad essere sottoposti ad un trattamento laser ed in questi casi trovano indicazione altre procedure come l’impianto delle lenti fachiche.
L’esecuzione di questo esame, inoltre, risulta utile per monitorare l’evoluzione di patologie corneali caratterizzate da un progressivo assottigliamento corneale (Cheratocono) e per scegliere il più adeguato trattamento (crosslinking epi-off o epi-on).
É un’esame indispensabile per la diagnosi del glaucoma. Pazienti con cornea sottile hanno maggior rischio di sviluppare glaucoma e di avere una progressione della malattia.
Servizi Diagnostici
Autorefrattometria
L’ Autorefrattometria viene eseguita con apparecchi di ultima generazione Topcon e Tomey.
Che cos'è?
L’autorefrattometria è un sistema diagnostico computerizzato usato per determinare il difetto refrattivo di un occhio in maniera oggettiva. Lo strumento che consente tale indagine è l’autorefrattometro o l’aberrometro.
Consente allo specialista di avere un’idea abbastanza precisa del difetto refrattivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) del paziente. La verifica definitiva si ottiene però solo al tabellone luminoso (ottotipo), in quanto l’autorefrattometro può talvolta sottostimare il difetto refrattivo specialmente in soggetti giovani, che hanno un sistema accomodativo molto sviluppato, o quando siano presenti opacità dei diottri oculari (cataratta), pupille in miosi stretta, mancanza di fissazione strabismi ecc.
L’esame non è di tipo invasivo e il paziente non sente dolore. Possono eseguirlo anche le donne in gravidanza.
Come si svolge?
Il paziente deve sedersi su una sedia di fronte allo strumento e poggiare il mento e la fronte su una mentoniera appositamente disegnata. Deve spalancare l’occhio e tenerlo aperto fissando una luce per qualche secondo. Così l’acquisizione dell’esame è finita e successivamente viene elaborata e analizzata dallo specialista.
Per questo esame diagnostico non sono previste norme di preparazione particolari, ma è conveniente sospendere le lenti a contatto 3-4 giorni prima dell’esame se si tratta di lenti morbide e almeno 2 settimane prima se si tratta di lenti gas permeabili o semi rigide.
servizi diagnostici
Esame del Fundus
Viene eseguita anche foto a colori del fundus e del segmento anteriore con apparecchi di ultima generazione.
Che cos'è?
Si tratta di un esame diagnostico usato per studiare la parte posteriore del bulbo oculare. In particolare l’esame riguarda tutta la cavità vitreale includendo il corpo vitreo, la testa del nervo ottico, la retina centrale (macula) e periferica.
Questo esame permette di rilevare la presenza di malattie della retina e del nervo ottico, tra le quali le più frequenti sono la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare legata all’età e il distacco di retina. Inoltre può evidenziare l’influenza di altre malattie, come ad esempio i tumori del cervello.
Come si svolge?
Il paziente sarà invitato dal medico a spostare lo sguardo nelle varie posizioni in modo da rendere possibile l’esplorazione di tutto il segmento posteriore dell’occhio tramite strumenti ottici specialistici, come l’oftalmoscopio. Talora l’esplorazione è eseguita tramite foto del fondo oculare, la procedura e’ la stessa e l’acquisizione dell’immagine può essere in tal caso eseguita anche da un tecnico o ortottista.
Non sono previste norme di preparazione. Al paziente sono somministrati alcuni specifici colliri (midiatrici) che inducono una dilatazione della pupilla.
L’esame non è doloroso. Il paziente proverà una sensazione di fastidio durante l’esplorazione (marcata sensibilità alla luce). Dopo l’esplorazione sarà abbagliato dalla dilatazione della pupilla per circa 2-3 ore.
Servizi Diagnostici
Tonometria
Viene eseguita con tonometro ad applanazione di Goldman e con tonometro a rimbalzo Icare.
Che cos'è?
La tonometria è una tecnica che permette di misurare la pressione intraoculare (o tono oculare) utilizzando uno strumento detto tonometro.
Serve a verificare le variazioni dalla normalità della pressione interna dell’occhio. Può aumentare o diminuire in rapporto a patologie, traumi o interventi oftalmici.
Si tratta di una tecnica minimamente invasiva, non pericolosa, non dolorosa.
Come si svolge?
Il paziente viene fatto accomodare su uno sgabello appoggiando mento e fronte sullo strumento. Il paziente deve mantenere l’occhio ben aperto e osservare una luce. Il tonometro di Goldmann imprime una lievissima forza sulla cornea. Il paziente deve mantenere l’attenzione, rilassarsi e non trattenere il respiro, non chiudere gli occhi e guardare il cono illuminato da una luce davanti a sé. La procedura dura 20 secondi. Il tonometro Icare viene avvicinato all occhio del paziente e misura la pressione oculare senza necessità di collirio anestetico . La procedura dura anche qui 20 secondi.
servizi diagnostici
Gonioscopia
Viene eseguita con apparecchiature di ultima generazione.
Che cos'è?
La gonioscopia è una tecnica diagnostica utilizzata per studiare lo spazio compreso tra l’iride e la cornea, strutture importanti poiché coinvolte nella regolazione della pressione dell’occhio.
È particolarmente utile per individuare e differenziare i diversi tipi di glaucoma e orientarne la terapia.
Come si svolge?
L’esame consiste nell’apporre una lente particolare, all’interno della quale sono presenti delle superfici riflettenti, sulla superficie dell’occhio per circa 20-30 secondi.
Prima di iniziare l’esame viene instillata una goccia di collirio anestetico. Una speciale lente viene avvicinata all’occhio, protetto da una sostanza viscosa (un gel trasparente a base di idrossipropilmetilcellulosa). Al termine dell’esame, il gel protettivo viene eliminato tramite un lavaggio con collirio. L’esame può ridurre la vista temporaneamente (per circa 30 minuti).
Affidandosi al medico e seguendo le sue raccomandazioni, la gonioscopia viene eseguita velocemente, in modo semplice e sicuro. Di per sé non è procedura dolorosa. La resistenza del paziente può creare inutili fastidi per le manovre che il medico è costretto a fare per eseguire l’esame.
Servizi Diagnostici
Test per la Lacrimazione
Vengono eseguiti sia Test di Shirmer sia Break Up Time.
Test di Shirmer
Il Test di Schirmer è un semplice test che permette di quantificare la secrezione lacrimale basale, che risulta diminuita in alcune patologie (LES, Artrite reumatoide, S. di Sjogren) o per cause iatrogene legate all’assunzione di farmaci.
Si esegue posizionando due striscioline di carta bibula millimetrate nel fornice congiuntivale e si attende alcuni minuti (5 min.). Al termine si misura la porzione di strisciolina inumidita: sotto un certo valore (10 mm.) si definisce l’occhio come secco, per cui bisogna ricorrere a terapia sostitutiva.
Break Up Time
Il Break Up Time è un test che si esegue colorando il film corneale con fluoresceina e osservando la sua rottura con lampada fessura.
É molto utile in quanto valuta l’alterazione del film lacrimale. Un tempo di rottura inferiore a 10 secondi è da considerarsi patologico.
Servizi Diagnostici
Visita Ortottica
Viene eseguita da Ortottista laureata dedicata.
Che cos'è?
La visita ortottica è una visita che mira a diagnosticare o escludere la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio e le alterazioni che da questi derivano. L’ortottica (dal greco “orto”, che significa “dritto” e “optichè” che sta per “atto della visione”) è quindi un ramo molto importante dell’oculistica. Questa visita viene eseguita dall’ortottista.
L’obiettivo della visita ortottica è diagnosticare la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio (alterazioni a carico dei muscoli degli occhi, deficit dei nervi che comandano i muscoli degli occhi) e le alterazioni che da questi derivano (visione doppia, confusione, strabismo, ambliopia, anisometropia, paralisi oculari, ecc) e disporre il trattamento adatto al disturbo riscontrato. Attraverso la visita ortottica si può anche monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia già diagnosticata.
Come si svolge?
Generalmente la visita ortottica dura tra i 15 e i 20 minuti e comprende la sottoposizione misurazione dell’acuità visiva e la valutazione della motilità oculare, del senso della tridimensionalità (“stereopsi”), della convergenza, dei movimenti che permettono agli occhi una visione unitaria, dell’accomodazione.
Per sottoporsi a una visita ortottica non sono previste particolari norme di preparazione.